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Giovani e infarto: il collegamento tra le placche nelle arterie e il cibo spazzatura

Di seguito riportiamo il pensiero del prof. Ciro Vestita rispetto al crescente numero di infarti che riguardano i giovani.

Era giovane, sportivo, non fumava, non beveva ed è morto di infarto. Questo è l’amaro commento che spesso si sente negli ultimi anni…

Giovani e infarto: quando il cibo spazzatura è tra i principali sospetti

Negli anni sessanta l’età sensibile per questa patologia cardiaca era la over 50. Ora, purtroppo, vediamo molti trentenni che perdono la vita per una situazione infartuale, quasi sempre ragazzi che conducono uno stile di vita ineccepibile; ed il tutto avvolto dal mistero soprattutto perché sulla genesi dell’infarto ancora non ci sono certezze.

La teoria più accreditata è quella della rottura di una placca ateromatosa all’interno di una coronaria in seguito ad un fatto infiammatorio( bronchiti,faringiti, granulomi).
Le placche nelle arterie ormai sono una regolarità da quando nelle nostre case è arrivato il cibo spazzatura.

Dagli anni sessanta l’uso di margarine idrogenate e di ambigui oli vegetali è stata la norma:

l’olio di palma, ad es., è spesso presente in latti e biscotti per neonati. E la Via Crucis alimentare prosegue poi, per i nostri ragazzi, in fast food con grassi hamburger o spuntini con merendini che nulla hanno a che fare con le merende di un tempo.

La bontà e la semplicità del pane e pomodoro. I grassi idrogenati, in particolare ,non vengono ben demoliti dal fegato e quindi si accumulano come placche nelle principali arterie.

Rimedi per prevenire l’infarto nei giovani:
Cosa fare? In primis crescere i nostri ragazzi secondo i dettami della dieta mediterranea senza cibi mercenari. Poi se possibile utilizzare tutte le tecniche possibili per “disinfiammare” il nostro organismo.
La fitoterapia da sempre propone, per abbassare gli indici infiammatori, l’uso di una magnifica pianta che è la Malva, l’unica pianta medicale di cui si possa fare abuso senza effetti collaterali.

Fiore di Malva

Il potere della malva si nota soprattutto nelle gravi patologie artritiche ove un uso continuo di quest’erba fa davvero dei piccoli miracoli soprattutto se associata alla Boswellia.

Anche la mirra ha un buon potere anti-infiammatorio ma più che altro è attualmente studiata in farmacologia per il suo potere analgesico (Mirrato,ad es., era il vino che il soldato romano offrì a Cristo sulla Croce per lenire i suoi dolori).

Mirra resina

 

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