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Ricette con gli avanzi per recuperare il pane vecchio: la pappa al pomodoro toscana

Non sai rinunciare al piacere del buon pane e ti piace averlo sempre fresco in tavola per accompagnare le pietanze più svariate? Sicuramente ti sarai posto più volte queste domande: qual è la quantità giusta di pane casalingo perché si mantenga croccante e non vada sprecato? Come conservare il pane il giorno dopo e come riutilizzarlo?

Un tempo il pane era un bene prezioso, gelosamente custodito per i più svariati impieghi in cucina: ricette della tradizione toscana come la panzanella, la pappa al pomodoro, i passatelli, le polpette e i canederli testimoniano l’antica arte del recupero degli avanzi: una buona pratica che anche oggi consente di preparare piatti nutrienti e di ridurre gli sprechi.

Come conservare più a lungo il pane casalingo

Anzitutto, un piccolo appunto che non tutti conosceranno. Se cerchi un pane che mantenga più a lungo la sua fragranza, chiedi espressamente un pane a lievitazione naturale. La presenza della pasta madre e dei lieviti naturali fa sì che questa tipologia di pane continui il processo di maturazione anche dopo la cottura, mantenendo la sua umidità interna.

Nel caso comunque tu abbia comprato una quantità smodata di pane e sia comunque intenzionato a farne buon uso seppur sia un po’ seccato, ecco alcuni consigli per favolose ricette con gli avanzi. Anzitutto, per meglio organizzarti in cucina ti conviene prestare attenzione ai tempi di conservazione dei vari tipi di pane. Se pensiamo ad esempio al pane che troviamo al supermercato, che è quasi tutto fatto lievitare con lievito di birra, possiamo comunque distinguerne varie tipologie in base alle farine impiegate nell’impasto.

Il pane di segale integrale, in particolare, si conserva più a lungo, anche fino a una decina di giorni. A seguire troviamo i prodotti realizzati con miscele di segalecereali e di frumento, poi viene il pane di grano duro, il cosiddetto semi-integrale e il pane bianco – preparato con farine prive di crusca e germe di grano – non durano generalmente più di due o tre giorni.

Per rallentare il processo di disidratazione è consigliabile, in generale, acquistare il pane a lievitazione naturale e realizzato con pasta madre, meglio se di grande pezzatura. Per mantenere il pane croccante ed evitare che assuma rapidamente la consistenza della pietra, la cosa più semplice è riporlo a temperatura ambiente in sacchetti di carta.
Se desideri prolungare la conservazione per le tue future ricette, è sufficiente mettere il pane vecchio in congelatore – non in frigo – all’interno dei classici sacchetti da freezer e successivamente passarlo in forno per pochi minuti a 150-200 °C.

La ricetta originale della pappa al pomodoro toscana

Ti piace giocare con gli ingredienti e recuperare gli avanzi? Ami le ricette semplici e genuine della tradizione e della cucina toscana? Una buona idea per riutilizzare il pane secco è la pappa al pomodoro, tradizionale piatto toscano preparato con pane raffermo e pomodoro.

  1. La versione originale di questo grande classico prevede l’uso del pane toscano senza sale, ma all’occorrenza potrai sostituirlo con un’altra varietà poco salata.
  2. Dopo averlo tagliato a fette e passato in forno in una teglia, procedi a insaporire il pane strofinandolo con dell’aglio e successivamente riducilo in pezzi.
  3. Scalda quindi gli spicchi d’aglio con l’olio d’oliva in una pentola antiaderente a bordi alti, unisci il brodo vegetale, i pomodori tritati – o la passata – e per concludere il pane e un pizzico di zucchero.
  4. Cuoci fino a ottenere una zuppa non troppo liquida e completa con un giro d’olio a crudo e con una manciata di prezzemolo.
  5. Servi preferibilmente in ciotole di terracotta, come da tradizione.

 

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