Loading...

Alimentazione su Misura: nutrigenomica e diete personalizzate 2.0

nutrigenomica diete personalizzate

Un test del DNA e la tua dieta diventa “su misura”: è l’ultima promessa che impazza nel mondo del wellness. Basta prelevare un po’ di saliva per diagnosticare eventuali intolleranze o capire come assorbi i nutrienti; con i risultati, ti verrà cucito addosso un piano alimentare grazie al quale dovresti perdere peso più facilmente, senza troppa palestra né sacrifici. Allo stesso tempo, nuove app per smartphone affermano di creare piani alimentari personalizzati integrando dati genetici, sensori e algoritmi intelligenti. E non finisce qui: perfino gli integratori arrivano ora in versioni “tailor-made”, con vitamine formulate ad hoc in base al tuo profilo genetico. Siamo alle porte di una rivoluzione della nutrizione di precisione? In questo approfondimento esploriamo le nuove frontiere della dieta personalizzata 2.0 – tra test genetici, app e integratori – valutandone pro e contro, cosa c’è di scientifico e cosa no. Per capirlo, abbiamo raccolto dati aggiornati e il parere di un nutrizionista esperto in precision nutrition.

dieta e dna

Nutrigenomica: dal DNA al piatto

Il campo scientifico che promette di tradurre il DNA in consigli alimentari si chiama nutrigenomica (o genomica nutrizionale). Questa disciplina studia come ciò che mangiamo può influenzare l’espressione dei nostri geni, mentre la nutrigenetica esamina come le variazioni nel nostro patrimonio genetico influiscono sul modo in cui metabolizziamo i cibi. In parole semplici: il cibo interagisce sia con i nostri batteri intestinali sia con i nostri geni. Ad esempio, il DNA di ognuno di noi può spiegare perché alcune persone non digeriscono affatto il lattosio o il glutine, o perché non ci sentiamo tutti allo stesso modo dopo una ricca cena a base di pizza o pasta. D’altra parte, ciò che ingeriamo può a sua volta accendere o spegnere certi geni: una persona può avere varianti genetiche che la predispongono a diabete, obesità o ipertensione, ma seguendo una dieta sana e uno stile di vita corretto può fare in modo che quei geni “cattivi” non si esprimano affatto. In sostanza, la nutrigenomica conferma un concetto importante: predisposizione non significa destino.

Questa idea sta spingendo numerosi studi. In un’intervista a La Repubblica, il professor Antonio Moschetta, ordinario di Medicina interna all’Università di Bari e ricercatore in genomica nutrizionale, spiega che “il mondo della nutrizione sta cambiando”. Nel suo laboratorio ha osservato ad esempio come diversi nutrienti possano modulare centinaia di geni: in uno studio su varietà di olio extravergine d’oliva, il consumo dell’olio attivava in media oltre mille geni benefici (dall’azione antinfiammatoria e antitumorale), ma il profilo di geni attivati variava a seconda della varietà di olivo e nei pazienti con molto grasso addominale l’olio ne attivava molti meno, circa un decimo rispetto ai soggetti normopeso. È come se l’organismo delle persone in sovrappeso “ostacolasse” l’accesso ai benefici genetici dei nutrienti, racconta Moschetta. Risultati come questo insegnano due cose: da un lato che in tavola conviene portare biodiversità (alimentarsi con cibi vari e di qualità); dall’altro che chi non è in peso forma fatica di più a godere degli effetti benefici dei nutrienti, un po’ come accade per i farmaci. La nutrizione personalizzata è quindi un terreno promettente, ma – avverte Moschetta – prima che nutrigenomica e dieta su misura diventino pratica quotidiana ci vorrà ancora tempo.

Test genetici e diete su misura: come funzionano?

Come si passa dalla teoria alla pratica? Negli ultimi anni sono comparse analisi del DNA orientate alla nutrizione disponibili anche al grande pubblico. Si tratta in genere di kit acquistabili online o presso studi specialistici: semplici, rapidi e dai costi oggi abbastanza contenuti, questi test vengono proposti da un numero crescente di aziende e piattaforme. Il funzionamento è simile ai test genetici di altro tipo: basta un campione di saliva, raccolto in un piccolo contenitore, da spedire al laboratorio . In laboratorio il DNA viene estratto e analizzato mediante tecnologie di genotipizzazione, esaminando centinaia di migliaia di marker genetici (in particolare polimorfismi SNP) in punti chiave del genoma . In pratica, il test “legge” una serie di varianti nei tuoi geni che studi scientifici hanno associato a come processi nutrienti, vitamine, grassi, ecc., oppure a predisposizioni verso alcune patologie metaboliche.

Una volta completata l’analisi, l’utente riceve un report dettagliato – spesso accessibile via web o app – con i risultati genetici e le relative raccomandazioni nutrizionali personalizzate. Sono informazioni molto varie: si va dall’attività metabolica (come reagisci ai carboidrati, ai grassi, al sale, alla caffeina…) alla valutazione di rischi genetici di patologie e condizioni legate all’alimentazione . Per esempio, il test può segnalare se possiedi mutazioni che influenzano il metabolismo di vitamine fondamentali (A, D, E): certe varianti genetiche comportano un maggior rischio di carenza di vitamina D o di difficoltà ad assorbire acido folico, e sapere di averle permette di intervenire aumentando l’apporto con la dieta o con integratori. Altre sezioni del referto riguardano i grassi nel sangue (predisposizione a trigliceridi o colesterolo alto), il bilancio tra grassi omega-3 e omega-6, la sensibilità ai carboidrati e i rischi di intolleranze. Ad esempio, molti test includono i geni coinvolti nell’intolleranza al lattosio o alla histamina, indicando se il soggetto ha una predisposizione genetica a non tollerare questi composti. In alcuni casi vengono analizzati anche geni legati al comportamento alimentare (propensione a sentire prima il senso di fame o di sazietà, preferenza per il dolce o l’amaro, ecc.) e perfino alla risposta all’esercizio fisico (capacità di recupero, predisposizione agli infortuni, fibre muscolari veloci/lente) – informazioni che servirebbero a cucire non solo una dieta ma un vero stile di vita personalizzato.

Ti potrebbero interessare anche questi articoli

No Comments

Leave a Reply