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Alimentazione e sport acquatici outdoor: cosa mangiare per fare Canyoning

canyoning tuffo

Oggi inauguriamo una nuova rubrica – una finestra dedicata al rapporto tra nutrizione e sport. Grazie al contributo di sportivi esperti, guide e istruttori – cercheremo di capirci di più dello stretto rapporto che lega le prestazioni erogate dal nostro organismo, alle abitudini alimentari.

Prima di procedere, una premessa. Quella che segue non è certo una guida completa all’alimentazione sportiva nel caso di attività outdoor. Ogni sport ha le sue peculiarità a livello di preparazione atletica, consumo di calorie, durata e intensità della performance.

Cominciamo dal canyoning (o torrentismo) – un’attività outdoor divertente e mediamente impegnativa – che coinvolge in parte attività come l’escursionismo (il cammino per raggiungere il punto di partenza), il climbing (in particolare le calate, la discesa), il nuoto e i tuffi. Per farlo, ci affidiamo all’esperienza di Marco Peli (Itaca Canyoning), una guida esperta di canyoning che conduce gruppi in particolare in Toscana e Liguria.

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Canyoning: quale alimentazione per uno sportivo impegnato in differenti attività?

Quando si prenota un’attività di canyoning per la prima volta sono tanti i dubbi e le domande che ci facciamo prima della discesa.

Tra le più frequenti ci sono sicuramente tutte quelle legate all’argomento cibo, cosa mangiamo durante l’attività? E prima?

Sicuramente, se abbiamo prenotato una discesa alla giornata, che durerà diverse ore – e che quasi sempre prevede un sentiero di accesso, è importante fare una buona colazione almeno un paio d’ore prima.

Evitiamo perciò di iniziare l’attività a digiuno, con solo un caffè in pancia. 

Una bella colazione che comprenda anche delle fonti proteiche ci aiuterà ad avere energie per buona parte della mattinata.

È bene ricordare infatti che, durante l’attività non abbiamo molto spazio per portarsi dietro grosse quantità di cibo, per cui dobbiamo scegliere cosa portarci dietro in maniera intelligente.

Possiamo ad esempio prevedere una frutta da mangiare al termine del sentiero, prima di vestirsi per la discesa. La mettiamo nello zaino e lasciamo spazio nei bidoni stagni (che ci consentono di non bagnare chiavi, telefoni ed effetti personali). Infatti i bidoni stagni che portiamo in zaino sono abbastanza piccoli per cui lo spazio è limitato. Inoltre i bidoni sono abbastanza maltrattati nella discesa e subiscono tanti shock: sarà quindi meglio privilegiare panini ben incartati, barrette ai cereali, frutta secca, e magari una tavoletta di cioccolata.

cosa mangiare canyoning

La pausa a metà percorso

La pausa che facciamo a metà percorso è breve –  in modo da non perdere il ritmo della progressione, non dobbiamo immaginare un lungo picnic rilassato. Dobbiamo ricaricare le energie ma evitare di abbuffarsi. In canyoning dobbiamo pensare che il corpo utilizza un sacco di risorse per mantenere la temperatura corporea, anche in piena estate dopo diverso tempo in acqua il freddo è un problema. Non dobbiamo quindi impegnare l’organismo in una digestione lunga e complicata, col rischio di avere freddo nella seconda metà del percorso.

Un piccolo panino con un affettato non troppo salato è un’ottima soluzione. Così come delle barrette energetiche, ancora più veloci da digerire.

Alla fine del percorso ci sarà modo di fare delle gran merende, la vostra guida vi saprà consigliare i suoi posti preferiti.

L’idratazione

Una cosa importante che spesso viene dimenticata è l’attenzione da dare all’idratazione in canyoning. Finchè siamo sul sentiero, in salita, magari un mattino di agosto, è chiaro a tutti l’importanza di bere in maniera adeguata. In torrente però il fatto di essere sempre in acqua e di non sentire più il calore estivo ci fa dimenticare quanto stiamo perdendo di liquidi dentro le mute neoprene. Per questo prevediamo sempre di avere una scorta di acqua, sia per la pausa sia per la parte finale del percorso, dove sul sentiero di rientro il calore estivo torna di colpo a farsi sentire.

Questi accorgimenti risultano sicuramente meno importanti quando si tratta di percorsi più brevi della mezza giornata – in cui l’attività dura un paio d’ore ed è meno impegnativa. Valgono comunque le avvertenze riguardo a non arrivare a stomaco vuoto, ma prevedere un buon pasto equilibrato un paio d’ore prima. Evitare magari alimenti troppo salati che mettono sete eccessiva, ricordiamoci che in torrente fare pipì è sempre problematico…

Bene, il primo episodio della nostra rubrica dedicata ai consigli di nutrizione sportiva si conclude qui. Se avete dubbi, richieste o curiosità sul torrentismo, non esitate a scrivere a Marco a info@italiancanyoning.it

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