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Ricetta Originale Casalinga del Ramen Shoyu

ramen ristorante servito

Storia del Ramen Shoyu

Il ramen shoyu (醤油ラーメン) ha origini nei primi del Novecento in Giappone, come evoluzione locale di zuppe di noodle di ispirazione cinese. Nel 1910, infatti, il ristorante Rairaiken nel quartiere Asakusa di Tokyo servì per la prima volta un ramen condito con salsa di soia. Questo nuovo piatto, inizialmente chiamato “chūka soba” o “Tokyo ramen”, nacque grazie agli immigrati cinesi che introdussero in Giappone la tradizione dei noodles in brodo, poi adattata ai gusti locali con l’aggiunta della salsa di soia al brodo chiaro di pollo o sale. Tale innovazione segnò il passaggio da una semplice zuppa in stile cinese (il ramen shio originario) a un piatto ormai tipicamente giapponese.

Il ramen shoyu divenne rapidamente popolare. La familiarità del sapore della salsa di soia per i giapponesi ne facilitò la diffusione in tutto il paese, tanto che il ramen di Rairaiken fu un enorme successo commerciale sin da subito. Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, il ramen (in particolare nella variante shoyu) si affermò ulteriormente come cibo economico e confortante, ideale per sfamare una popolazione in ripresa: era semplice da preparare e gli ingredienti erano relativamente accessibili. Oggi il ramen shoyu è considerato un classico intramontabile della cucina giapponese, amato sia in patria che all’estero. La sua combinazione di brodo saporito e noodles soddisfacenti offre in ogni ciotola un assaggio della tradizione culinaria nipponica.

preparazione miso cipollotti ramen

Ingredienti Essenziali per il Ramen Shoyu

La ricetta originale del ramen shoyu richiede alcuni ingredienti fondamentali che garantiscono il caratteristico sapore umami e non devono mancare nella preparazione. Di seguito sono elencati gli ingredienti essenziali e il ruolo che svolgono:

IngredienteCaratteristiche e contributo (Umami)
Brodo base di pollo e/o maialeCostituisce la base saporita del ramen. Un brodo chiaro (chintan) si ottiene tipicamente con ossa di pollo (carcasse, ali) e talvolta ossa di maiale, che conferiscono profondità di gusto. La lunga bollitura di queste ossa rilascia proteine e collagene ricchi di umami nel liquido.
Salsa di soia (Shoyu tare)È il condimento chiave da cui il piatto prende nome. La tare a base di salsa di soia giapponese fornisce al brodo il tipico colore bruno e un intenso sapore salato-umami. Questa salsa concentrata (spesso arricchita con mirin, sake e spezie) è considerata il “cuore” del ramen: un vero flavor bomb senza la quale il brodo risulterebbe piatto e poco interessante.
Alga kombu (kelp)Ricchissima di glutammato monosodico naturale, l’alga kombu è un elemento chiave per il dashi. Messa in infusione nell’acqua, sprigiona un forte umami che potenzia il sapore del brodo. Il kombu si aggiunge a freddo in fase di preparazione del brodo e viene rimosso prima dell’ebollizione per estrarre sapore senza note amare.
Katsuobushi e/o niboshi (pesce secco)Il katsuobushi (filetto di tonnetto striato essiccato e affumicato a scaglie) e i niboshi (piccole sardine essiccate) arricchiscono il brodo con inosinati, aggiungendo un ulteriore strato di umami di mare. Una manciata di questi ingredienti, bollita brevemente nel brodo o in una base di dashi, conferisce profondità, aroma affumicato e complessità al sapore finale.
Funghi shiitake secchiQuesti funghi essiccati, ricchi di guanilato, vengono spesso aggiunti al brodo per aumentare l’umami e dare una nota terrosa. Reidratati in acqua, rilasciano sapore sia nei funghi stessi sia nel loro liquido di ammollo (utilizzabile nel brodo). Lo shiitake secco contribuisce a un gusto più rotondo e umami intenso.
Aromatici freschi (zenzero, aglio, cipolla)Gli ortaggi aromatici come zenzero fresco, aglio e cipolla (o porro/erba cipollina giapponese) sono fondamentali per insaporire il brodo. Aggiunti durante la bollitura, mitigano eventuali sentori eccessivi di carne e arricchiscono l’aroma generale senza prevalere. Spesso si utilizzano zenzero a fette, spicchi d’aglio schiacciati e cipolla (o cipollotto) tagliata, talvolta anche carota o sedano a pezzi, per dare dolcezza e complessità al brodo.
Noodles ramen ()Le tipiche tagliatelle di frumento per ramen, composte da farina di grano, acqua, sale e kansui (una soluzione alcalina). Il kansui conferisce ai noodles la consistenza elastica e il caratteristico colore giallo (pur senza uova). I noodles sono l’elemento amidaceo del piatto: dovrebbero avere la giusta tenacità per assorbire il brodo e veicolarne l’umami ad ogni boccone.
Chashu (maiale brasato)Tradizionale topping di carne di maiale marinata e brasata a cottura lenta nella salsa di soia. Tipicamente si prepara con pancetta arrotolata, ricca di grasso che si scioglie in cottura rendendo la carne tenerissima e saporita. Il chashu apporta proteine e un gusto intenso al ramen grazie alla marinatura in salsa di soia, zucchero, mirin e sake durante la brasatura. È considerato un ingrediente quasi imprescindibile per completare l’esperienza del ramen shoyu.

Ingredienti Opzionali per Arricchire la Ricetta

Oltre agli ingredienti base, molti altri elementi possono essere aggiunti al ramen shoyu per arricchirne sapore, consistenza e presentazione. Ecco alcuni dei topping e aggiunte opzionali più comuni:

Ingrediente opzionaleDescrizione e contributo
Uovo marinato (Ajitsuke Tamago)Uovo dal tuorlo morbido, marinato in salsa di soia, mirin e altri condimenti. Aggiunge cremosità e una nota saporita leggermente dolce al piatto. Di solito viene servito tagliato a metà, mostranto il tuorlo colante. L’ajitama è spesso considerato un extra facoltativo nei ramen-ya (può essere aggiunto su richiesta) , ma è amatissimo per il contrasto che offre con il brodo salato.
Alga NoriFoglio di alga nori tostata, posizionato sul bordo della ciotola. Conferisce un caratteristico aroma di mare e un gusto iodato che bilancia la ricchezza del brodo. Il nori va aggiunto all’ultimo momento, in quanto si ammorbidisce rapidamente a contatto con la zuppa. Oltre al sapore, il suo colore scuro offre un piacevole contrasto visivo.
Menma (bambù fermentato)Germogli di bambù fermentati e marinati, dall’aspetto beige e consistenza croccante. Il menma apporta una nota di umami terroso-acidulo e una texture diversa (croccante) che arricchisce l’esperienza del ramen. È un topping classico nel ramen shoyu, spesso disposto a fianco delle fette di chashu.
Narutomaki (kamaboko)Rotella di kamaboko (purea di pesce cotta al vapore) bianca con spirale rosa al centro, utilizzata come guarnizione tradizionale. Ha sapore delicato di pesce e consistenza spugnosa. Aggiunge un tocco di colore e un leggero sentore di mare al ramen , oltre al fascino estetico nostalgico delle ciotole di ramen classiche.
Cipollotto fresco (Negi)Fette sottili di cipollotto (o porro giapponese) crudo sparso sopra la ciotola. Donano freschezza, colore verde vivo e un aroma pungente che ravviva il brodo. Il negi tritato fine è presente in quasi tutti i ramen: anche quando non menzionato, difficilmente manca come guarnizione finale.
Germogli di soia (Moyashi)Aggiunta di volume e croccantezza: una manciata di germogli di soia leggermente scottati può essere posta sul ramen per dare maggior sostanza e contrasto di consistenza. I moyashi assorbono il sapore del brodo restando croccanti. Sono comuni soprattutto in varianti regionali o casalinghe robuste, e figurano tra i condimenti “standard” disponibili in alcuni ramen-ya.
Spinaci (Horenso)Foglie di spinaci freschi appena sbollentate, talvolta utilizzate come guarnizione in stili particolari di ramen (ad esempio nello Yokohama Iekei). Aggiungono un piacevole colore verde e un gusto vegetale leggero che pulisce il palato tra un sorso di brodo e l’altro. Spesso vengono disposti a mazzetti ai lati della ciotola.

(Altri ingredienti opzionali degni di nota includono: mais dolce al vapore – più tipico però del ramen miso – che apporta dolcezza, burrousato in Hokkaidō per aumentare la ricchezza del brodo caldo, soprattutto in inverno – e condimenti da tavola come shichimi tōgarashi (mix di peperoncino in polvere), pepe bianco, aceto di chili, ecc., con cui i commensali possono personalizzare a piacere il proprio ramen.)

Dove Acquistare gli Ingredienti

Reperire gli ingredienti giapponesi autentici può richiedere una visita a negozi specializzati oppure l’ordine presso siti web dedicati. In Italia, esistono sia supermercati asiatici fisici nelle grandi città, sia ecommerce forniti. Ad esempio, a Milano si trovano negozi come Oriental (zona Stazione Centrale) e Kathay (nel quartiere Chinatown) , noti per l’ampia varietà di prodotti giapponesi e orientali disponibili sugli scaffali. Entrambi offrono anche servizio di vendita online con consegna in tutta Italia. Un altro riferimento è Ikiya a Treviso, che tramite il suo store online propone ingredienti nipponici, inclusi articoli di nicchia difficili da trovare altrove. E-commerce specializzati come Asia-Market.it e Oishii Planet offrono un catalogo vasto di noodles, alghe, miso, salsa di soia, ecc., con spedizioni rapide (spesso gratuite oltre una certa soglia). Questi siti permettono di acquistare comodamente tutti gli elementi necessari per il ramen casalingo, dagli ingredienti base ai condimenti particolari.

A livello internazionale, in molti paesi esistono catene di supermercati giapponesi o asiatici ben forniti. Negli Stati Uniti, ad esempio, catene come Mitsuwa, Nijiya o Marukai (Tokyo Central) dispongono di reparti dedicati al ramen, dove è possibile trovare noodles freschi, kombu, katsuobushi e perfino ossa di maiale o pollo per il brodo. Anche grandi supermercati cinesi o coreani all’estero spesso tengono prodotti giapponesi: non è raro reperire noodles freschi di marchi come Myojo o Sun Noodle nel reparto frigo di questi market orientali. In Giappone, naturalmente, qualunque supermercato o konbini ha scaffali dedicati a ramen istantanei e basi per brodo, ma per ingredienti freschi specifici (come ossa per tonkotsu, pollo intero da brodo, ecc.) ci si rivolge a macellerie o mercati locali.

Online, oltre ai siti specializzati già menzionati, vale la pena ricordare che oggi molti ingredienti giapponesi sono disponibili su piattaforme di ecommerce marketplace. Per ingredienti freschi difficili da reperire (ad es. ossa di maiale femore, tagli di pancetta non salata), ci si può rivolgere a macellerie ben fornite o siti di vendita di carne online. Spesso le macellerie su ordinazione possono procurare tagli “particolari” come femori (genkotsu) per il brodo. In sintesi, con un po’ di pianificazione, è oggi possibile recuperare tutti gli ingredienti per un autentico ramen shoyu anche fuori dal Giappone.

ramen ricetta originale taglio ingredienti

Preparazione degli Ingredienti Prima della Cottura

Prima di iniziare la cottura vera e propria, è fondamentale preparare adeguatamente tutti gli ingredienti (la cosiddetta mise en place). I passaggi preliminari includono pulizia e taglio di carni e verdure, nonché eventuali ammolli e marinature.

Trattamento di ossa e carni per il brodo

Se si utilizzano ossa di pollo o maiale per il brodo, è consigliabile sbianchirle per ottenere una zuppa più limpida. Immergere le ossa in acqua portata a bollore per ~30 secondi, poi scolarle e sciacquarle bene sotto acqua corrente , eliminando impurità e residui di sangue. Questo passaggio aiuta a rimuovere il sangue coagulato e altre impurità che altrimenti formerebbero molta schiuma in cottura. Allo stesso modo, pezzi di carne cruda (ad es. ali di pollo, zampe o altro che userete nel brodo) vanno sciacquati. Dopo la sbiancatura, le ossa sono pronte per essere messe a bollire nel brodo.

Ammollo degli ingredienti secchi

Mettere in ammollo l’alga kombu in acqua fredda (idealmente 30 minuti o più) prima di usarla, così da estrarre il glutammato in modo graduale. Se si prevedono funghi shiitake secchi nel brodo, vanno anch’essi reidratati in acqua tiepida per almeno 20-30 minuti (conservando l’acqua di ammollo ricca di sapore). Anche i niboshi (sardine secche) possono essere lasciati in ammollo qualche minuto per ammorbidirli e rilasciare parte del loro sapore; è buona pratica eliminarne la testa e le viscere (che possono dare note amare) prima di cuocerli nel brodo.

Taglio delle verdure

Preparare gli aromi freschi. Sbucciare lo zenzero e affettarlo a rondelle spesse (~5 mm). Dividere gli spicchi di aglio a metà per il lungo, rimuovendo l’eventuale germoglio verde interno (più amaro). Tagliare la cipolla a metà (se è molto grande, anche in quarti). Se si usa il porro o negi giapponese, affettarne la parte bianca; la parte verde più fibrosa va tenuta da parte intera, perché sarà utile aggiungerla intera in brodo e rimuoverla a fine cottura. Preparare anche eventuali altri vegetali previsti (es. carota a pezzi grossi, fungo porcino secco, zenzero fresco aggiuntivo da grattugiare nel tare, ecc., a seconda della ricetta seguita).

Preparazione della carne Chashu

Se si utilizza un pezzo intero di pancetta di maiale per fare il chashu, arrotolarlo su sé stesso (con le fibre della carne in senso longitudinale) il più stretto possibile, ottenendo un cilindro compatto. Legare saldamente il rotolo con spago da cucina, avvolgendo lo spago in più giri e fissandolo con nodi robusti. Questa operazione serve a mantenere la forma durante la lunga cottura: la pancetta diventerà molto tenera e senza spago rischierebbe di sfaldarsi. In alternativa, alcuni usano spalla o lombo di maiale: anche in tal caso, legare il pezzo di carne (eventualmente dopo averlo arrotolato) con spago per mantenerlo in forma. Se la ricetta lo prevede, si può anche rosolare il pezzo di carne in padella prima di brasarlo, per sigillare i succhi e conferire ulteriore sapore (caramellizzazione esterna).

Marinatura delle uova

Se si desidera servire le ajitsuke tamago, è necessario prepararle con anticipo. Far bollire le uova (preferibilmente a temperatura ambiente) in acqua per circa 6-7 minuti dal bollore (per avere il tuorlo ancora fondente al centro). Raffreddarle immediatamente in acqua e ghiaccio, quindi sgusciarle con delicatezza. Preparare una marinata con salsa di soia, mirin, sake e acqua (aggiungendo volendo un po’ di zucchero) in quantità sufficiente a coprire le uova in un contenitore. Immergere le uova sode sgusciate nella marinata e lasciarle in frigorifero per almeno 4-8 ore (meglio ancora tutta la notte). In questo modo penetreranno sapore e una leggera colorazione ambrata. Al momento dell’uso, tagliare le uova a metà.

Organizzazione della postazione

Predisporre tutti gli ingredienti porzionati e gli strumenti a portata di mano prima di iniziare le cotture. La preparazione del ramen richiede coordinazione (il brodo può bollire per ore, mentre altri componenti cuociono a parte), perciò conviene avere la mise en place pronta: verdure tagliate, carne legata, tare già misurata, noodles pronti per essere cotti. Assicurarsi che anche le ciotole da ramen siano pulite e a portata (potranno essere scaldate poco prima di servire). Questa organizzazione preliminare vi permetterà di seguire i passi della ricetta senza intoppi.

fondo bruno per ramen

Preparazione Passo-Passo del Ramen Shoyu

Passiamo ora alla procedura dettagliata per realizzare il ramen shoyu in casa, seguendo una sequenza di passaggi logici. Questa preparazione richiede tempo e pazienza, ma il risultato finale ripagherà gli sforzi!

1. Preparazione del brodo base: in una grande pentola, inserire le ossa (ad es. carcasse di pollo e/o ossa di maiale genkotsu) ben pulite e sbianchite, la carne di maiale legata per il chashu, e gli aromi (zenzero, aglio, cipolla e le eventuali aggiunte come funghi, niboshi, ecc. preparati in precedenza). Riempire la pentola con acqua fredda fino a coprire abbondantemente tutti gli ingredienti. Portare lentamente ad ebollizione a fuoco alto; appena compaiono i primi bollori, abbassare il fuoco al minimo. Lasciare sobbollire dolcemente, evitando bolliture vigorose (che intorbidirebbero il brodo). Durante la prima fase, schiumare spesso le impurità che affiorano in superficie. Far cuocere il brodo a fuoco basso per circa 2 ore iniziali.

2. Preparazione della salsa tare e brasatura del chashu (fase iniziale): poco prima che siano trascorse le 2 ore, prelevare circa 250 ml di brodo dalla pentola principale e versarlo in una casseruola pulita. Aggiungere al brodo prelevato gli ingredienti della tare: circa 100 ml di salsa di soia, 50 ml di sake, 50 ml di mirin e 1-2 cucchiaini di sale (questa proporzione può variare leggermente a gusto). Portare a leggero bollore questa salsa, mescolando per sciogliere sale e zuccheri, quindi abbassare la fiamma al minimo. Avrete così una marinata in cui cuocere il maiale.

3. Aggiunta grassi e aromi al brodo: trascorse le prime 2 ore sul brodo principale, aggiungere in pentola il grasso di pollo (se ne avete – ad esempio un paio di cucchiai di chiyu o semplicemente la pelle di pollo resa croccante in padella per rilasciarne l’olio) e le parti verdi del cipollotto/porro tenute da parte. Questi contribuiranno ulteriore sapore e aromaticità. Continuare la cottura del brodo per un’altra 1 ora circa.

4. Rimozione del chashu e concentrazione del brodo: dopo 3 ore totali di bollitura, estrarre con attenzione il pezzo di pancetta di maiale dalla pentola del brodo. A questo punto il brodo avrà già estratto buona parte del sapore dalla carne. Lasciare il brodo sul fuoco (sempre a sobbollire dolcemente) per altre 3 ore circa, così da proseguire l’estrazione di sapori da ossa e aromi rimanenti e ridurre il liquido fino a concentrarlo. Se durante questo tempo il livello del brodo dovesse scendere troppo, aggiungere poca acqua bollente per mantenere un volume sufficiente, ma senza esagerare (l’ideale è non dover aggiungere nulla). Non coprire completamente la pentola: una leggera evaporazione controllata favorisce la concentrazione. Continuare a schiumare se necessario.

5. Brasatura del chashu nella tare: trasferire il pezzo di maiale estratto nella casseruola contenente la salsa di soia (tare) preparata al punto 2. Il liquido dovrebbe arrivare almeno a metà della carne; se serve, aggiungere un po’ di brodo o acqua. Coprire la carne con un otoshibuta (o con un coperchio normale leggermente discostato) e far sobollire a fuoco basso il maiale nella sua marinata per circa 2 ore. Girare il rotolo di pancetta di tanto in tanto per assicurare una cottura uniforme e irrorarlo con il liquido. La carne pian piano diventerà tenerissima e assorbirà i sapori salati-dolci della salsa. Dopo circa 2 ore, verificare la cottura infilzando la carne con uno spiedo: dovrà attraversarla facilmente. Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire il chashu nel suo liquido di cottura – questo passaggio aiuta ad insaporire ulteriormente l’interno e a mantenere la carne succosa. Una volta intiepidito, trasferire il chashu (con tutto il liquido) in un contenitore, coprire e riporre in frigorifero. Il raffreddamento completo rassoderà la carne e faciliterà il taglio in fette pulite più tardi. Non gettate la salsa di cottura: questa è la vostra preziosa shoyu tare concentrata, da utilizzare per condire le ciotole di ramen al momento di servire (potete filtrarla per eliminare residui e conservarla in barattolo).

6. Completamento del brodo: dopo circa 6 ore totali (dall’inizio) il brodo principale sarà pronto: ha estratto sapore da tutti gli ingredienti e si è sufficientemente ridotto. Spegnete il fuoco. Rimuovete con una pinza e/o colino tutte le ossa, le verdure e gli aromi dal liquido. Filtrate il brodo attraverso un colino a maglia fine (eventualmente rivestito con etamina) in un’altra pentola pulita, così da eliminare ogni impurità e ottenere una zuppa limpida. Dovreste ottenere qualche litro di brodo concentrato color bruno-ambrato. Assaggiatelo per regolare eventualmente di sale (tenendo conto che poi verrà aggiunta la tare salata). Mantenete il brodo caldo e pronto per l’assemblaggio finale.

7. Cottura dei noodles e preparazione delle ciotole: quando siete pronti a servire, portate a ebollizione una grande pentola con acqua abbondante per cuocere i noodles. (Non cuocete i noodles direttamente nel brodo, per evitare di sporcarlo con amidi e sali rilasciati dalla pasta fresca ). Una volta che l’acqua bolle forte, tuffate le porzioni di noodles – solitamente ~120 g di noodles freschi per porzione – e cuoceteli per il tempo indicato dal produttore o finché sono al dente. Di solito i noodles freschi richiedono 2-3 minuti; assaggiateli per sicurezza: devono essere cotti ma ancora piacevolmente elastici. In parallelo, preparate le ciotole di servizio: per ognuna, versate sul fondo la dose di tare necessaria (circa 2-3 cucchiai di salsa di soia concentrata per ~350 ml di brodo, ossia ~10-12% del volume). Aggiungete anche ~1 cucchiaio di olio aromatico (ad esempio l’olio di pollo affiorato dal vostro brodo, oppure un filo di olio di sesamo piccante se gradito). Nel frattempo assicuratevi che il brodo sia bollente; quindi versate in ogni ciotola circa 300-400 ml di brodo ben caldo (subito dopo la tare). In questo modo la tare si distribuirà uniformemente nel liquido. Mescolate leggermente con un mestolo nella ciotola per amalgamare brodo e tare (per tare dense come miso sarebbe necessario mescolare vigorosamente, ma nel caso della salsa di soia basterà il flusso del brodo a scioglierla ).

8. Scolare i noodles e assemblare la ciotola: quando i noodles hanno raggiunto la cottura desiderata, scolateli rapidamente. Il tempo è cruciale in questa fase: estraete i noodles dall’acqua subito (al dente) e fateli sgocciolare in un colino/cestello, scuotendoli bene per eliminare quanta più acqua possibile in pochi secondi. L’acqua di cottura residua potrebbe altrimenti diluire il vostro brodo e alterarne leggermente il sapore, quindi cercate di scolare a fondo. (In cucina professionale, i cuochi agitano energicamente il cestello dei noodles, con tanto di mosse scenografiche come lo “Heaven’s Drop” che scuote i noodle in aria , ma a casa è sufficiente essere rapidi e accurati). Immediatamente trasferite i noodles scolati nella ciotola con brodo e tare. Con delle bacchette lunghe o pinze, sollevate e “smuovete” i noodles nel liquido, eventualmente sollevandoli e ripiegandoli su sé stessi una-due volte (questa tecnica di noodle fold separa i fili e li distribuisce uniformemente). I noodles dovrebbero adagiarsi nella ciotola formando una matassa uniforme.

9. Guarnizioni finali (topping): disponete ora con cura i vari topping sulla superficie del ramen. Riprendete il vostro chashu (che a questo punto sarà freddo e rassodato) e tagliatelo a fettine di ~5 mm di spessore. Se possibile, fatelo con un coltello affilato in un solo taglio per fetta, così da non sfilacciare la carne. Le fette si possono riscaldare rapidamente immergendole qualche secondo nel brodo caldo, oppure ponendole sulla superficie del brodo giusto un attimo prima di servire (il calore della zuppa le intiepidisce). Adagiate 2-3 fette di chashu sul noodles (tipicamente da un lato della ciotola). Aggiungete mezzo uovo marinato per porzione, posizionandolo con il tuorlo rivolto verso l’alto. Distribuite una manciata di cipollotto fresco affettato al centro. Sistemate qualche strisciolina di menma accanto alla carne. Se gradite, aggiungete anche una fettina di naruto. L’alga nori va inserita per ultima: infilate 1-2 fogli di nori sul bordo della ciotola in posizione verticale, in modo che metà sia immersa nel brodo e metà sporga all’esterno. Il nori si inzupperà progressivamente, rilasciando aroma al brodo, ma il commensale potrà morderne un pezzo ancora relativamente asciutto se lo consuma subito. In fase di presentazione, cercate di rendere visibili tutti gli elementi: in una ciotola ben guarnita si dovrebbero vedere le fette di chashu, il colore del tuorlo d’uovo, il verde dei negi e l’oscuro del nori, tutti disposti armoniosamente.

10. Servizio e consumo: servite immediatamente il ramen shoyu appena assemblato, ben caldo. Il contrasto tra brodo bollente e noodles al dente è fondamentale nell’esperienza del ramen, quindi assicuratevi che dalla cucina in tavola passino pochi istanti. Idealmente, le ciotole dovrebbero essere mangiate appena pronte: i noodles continueranno a cuocere leggermente nel liquido e dopo molti minuti tenderanno a diventare troppo morbidi, quindi il piatto dà il suo meglio entro i primi 5-10 minuti. In Giappone è perfettamente normale (anzi, incoraggiato) sorseggiare rumorosamente i noodles e il brodo: questo aiuta ad aspirare aria e a esaltare gli aromi, oltre a raffreddare un pochino il boccone di brodo bollente. Preparatevi dunque a gustare il vostro ramen facendo zuppettu zuppettu con le bacchette e il cucchiaio!

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