Le lumache (soprattutto le limacce – le lumache senza guscio) sono voraci molluschi terrestri che con l’umidità e le piogge primaverili o autunnali si moltiplicano, divorando foglie di insalata, verza, cavoli e altri ortaggi. Quando le piantine del nostro orto sono ancora piccole, l’intensa attività predatoria notturna delle lumache di terra può facilmente ucciderle.
Quando il terreno è umido e il clima mite, di notte questi gasteropodi emergono dai loro rifugi sottoterra o sotto le siepi, causando danni rapidi al raccolto. Di fronte a un’infestazione, è importante intervenire subito con vari accorgimenti pratici e naturali, senza ricorrere a veleni: adottare più strategie insieme (lotta integrata) aumenta l’efficacia contro lumache e limacce.
In questa breve guida cercheremo di capire in che modo limitare i danni che questi esserini possono provocare ai nostri orti, senza l’utilizzo di sostanze nocive per l’ambiente e di veleni che possano contaminare la nostra produzione.

Cosa mangiano le lumache?
L’approccio che in questa sede cercheremo di fare nostro è quello integrato – non basta un unico strumento per debellare le lumache, ma servono più ‘trappole’ che lavorano congiuntamente. Una di queste riguarda la possibilità di lasciare nell’orto avanzi di cibo che possano sfamare i gasteropodi prima che arrivino alle nostre amate piantine.
La dieta delle lumache di terra
In generale le lumache di terra sono erbivore polifaghe: si cibano soprattutto di foglie tenere, tessuti vegetali freschi e frutti maturi. Prediligono ortaggi e piante morbide del giardino: ad esempio consumano volentieri insalate e verdure a foglia (lattuga, indivia, spinaci, basilico), Brassicacee come bietole e vari tipi di cavoli (broccoli, cavolo verza), e ortaggi da frutto (zucchine, cetrioli, pomodori quando maturi). In orto attaccano anche piante aromatiche e ortaggi primaverili (asparagi) nonché frutti di bosco e alberi da frutto a maturazione avanzata (mele, pere, fragole). In sintesi, tra i loro cibi preferiti troviamo:
- Verdure a foglia (es. lattuga, spinaci, basilico)
- Ortaggi vari come bietola, cavoli, broccoli
- Piante da frutto e ortaggi succosi (zucchine, cetrioli, pomodori)
- Frutta matura (mele, pere, fragole)
- Materiale vegetale in decomposizione (foglie morte, legno marcescente e humus)
- Funghi, muschi e licheni (alghe e licheni su rocce o legni)
- Piccoli organismi: alcune lumache terrestri (soprattutto specie carnivore o onnivore) catturano lombrichi, larve di insetti o talvolta uccidono altre lumache

1/ Dare da mangiare alle lumache
Il primo consiglio per tenere lontani questi esserini dall’orto è dunque quelo di nutrirli prima che arrivino a destinazione. Oltre ai cibi sopra elencati, si può sparge della crusca (o altri cereali) a margine dell’orto, in modo da “nutrirle” preferibilmente lì. Facendo ciò, le limacce si radunano sulla crusca e lasciano in pace ortaggi e fiori. Questo trucco – raccomandato in permacultura – consente di “distrarre” i molluschi dando loro una fonte di cibo alternativa.
2/ Trappole alla birra
Uno dei metodi più classici ed efficaci è la trappola con birra: questi molluschi sono irresistibilmente attratti dall’odore dei lieviti. Per realizzarla, basta interrare nel terreno un contenitore (un barattolo, il fondo di una bottiglia di plastica o un vasetto di yogurt) lasciando l’orlo a filo di terra, e riempirlo per circa il 50% di birra. Le limacce strisciano fino all’odore della birra, vi cadono dentro e annegano nel liquido. Birra dozzinale del discount va benissimo.
Ogni 2-3 giorni è consigliabile cambiare la birra, in modo che il profumo di birra fresca attiri maggiormente. Questo sistema attira e concentra le lumache in un solo punto, permettendo di eliminarle facilmente.

3/ Trappole vegetali
Oltre alla birra, si possono preparare trappole “fai-da-te” con semplici vegetali. Ad esempio, posizionare sul terreno, sia lontano dall’orto che alla base delle giovani piantine, foglie tenere, come lattuga o cavoli verza. Questo metodo è anche antispreco – le limacce non disdegnano le foglie un po’ passate che noi getteremmo nell’organico o nel compost.
Oltre alle foglie sparse, è possibile creare anche vere e proprie scatoline con fori di accesso – durante la notte le limacce vi si rifugeranno sotto per nutrirsi. Al mattino basta sollevare il coperchio o la scatola e raccogliere gli esemplari radunatisi. Anche piatti di cartone bagnato o assi di legno lasciate a terra di giorno forniscono ombra e umidità: al mattino vi troverete sotto numerose lumache da rimuovere.
4/ Raccolta manuale
Il metodo più diretto resta sempre e comunque la raccolta manuale: circolare nell’orto al crepuscolo o all’alba con una torcia e un guanto consente di individuare e schiacciare o raccogliere gli invertebrati. Questa pulizia quotidiana previene l’infestazione fin dall’inizio.
Se l’orto si trova vicino case, è meglio recarvicisi a più riprese, dopo il tramonto e durante la notte.

5/ Sabbia, sale e gusci d’uova tritati
Creare attorno alle piante barriere abrasive può scoraggiare le chiocciole. La cenere di legna sparsa in uno strato sottile intorno agli ortaggi crea un corridoio asperso e asciutto: a contatto con la cenere le limacce si disidratano e tendono a deviare. Una miscela di cenere e segatura fine (1 parte di cenere e 10 di segatura) distribuita lungo il confine dell’orto forma una barriera invalicabile alle lumache. Altri materiali polverosi da spargere sul terreno includono la farina fossile (terra di diatomee) e il guscio d’uovo tritato: entrambi creano superfici ruvide che feriscono il corpo delle lumache al passaggio. Anzi, ricerche pratiche suggeriscono proprio di usare polveri di rocce e gusci d’uovo tritati intorno alle piante per ostacolare il transito di chiocciole. Queste polveri perdono efficacia quando si bagnano, perciò vanno riapplicate dopo ogni pioggia.
I gusci d’uovo sbriciolati o pestati rappresentano una barriera naturale tagliente: basta tritare finemente i gusci di uova asciugati e spargerli come fossero cenere. I bordi frastagliati dei frammenti calcarei si attaccano al corpo gelatinoso delle lumache, ferendole e tenendole lontane dalle piante. Questo metodo è ecologico e arricchisce il terreno di calcio nel tempo. Caffè e gusci hanno il vantaggio di degradarsi lentamente, perciò non vanno riapplicati così spesso come la cenere dopo la pioggia.

Attenzione al sale grosso: spargerlo può eliminare le lumache, ma anche danneggiare il terreno. Il sale fa disidratare i molluschi, ma se dilavato aumenta la salinità del suolo e rovina le piante. Per questo motivo molti agricoltori biologici sconsigliano l’uso del sale nell’orto. Se proprio si impiega il sale, va messo in dosi minime e lontano dalle radici delle colture, evitando innaffiature per diversi giorni successivi. In alternativa, per repellenti naturali si usano le ceneri di legna, efficaci e fertilizzanti, oppure una spolverata di segatura molto asciutta lungo il bordo delle aiuole.
6/ Fondi di Caffè
Un altro rimedio casalingo sfrutta il caffè: sia i fondi di caffè esausto sia un’infusione di caffè possono allontanare le lumache. L’odore amaro del caffè non è gradito a limace e lumache di terra. Ad esempio, i fondi di caffè secchi possono essere sparsi come barriera intorno alle piante più a rischio, oppure si può nebulizzare caffè all’infuso direttamente sulle foglie e sul terreno. Questa polvere ha anche un effetto fertilizzante (azoto, fosforo, potassio), ma va dosata con cautela: se ne si accumula troppa il terreno rischia di acidificarsi.

7/ Piante repellenti e macerati aromatici
Coltivare piante o erbe che le lumache evitano può creare una barriera verde attorno al nostro orto. Alcuni ortaggi e aromatiche, come senape gialla, cerfoglio e crescione, emettono profumi sgraditi ai gasteropodi. Anche le piante aromatiche pungenti – ad esempio salvia, rosmarino, ortica, aglio, menta, peperoncino, finocchio, prezzemolo e basilico – hanno odori forti che disturbano le lumache. Si possono piantare ai margini dell’orto queste erbe repellenti oppure usare estratti da loro ottenuti: per esempio, i macerati di ortica, aglio o di assenzio (Artemisia absinthium) spruzzati sulle piante formano una barriera chimica naturale. L’infuso di assenzio in particolare è riconosciuto come un antiparassitario naturale in grado di tenere lontane lumache e formiche. Per prepararlo si lasciano in ammollo foglie di assenzio in acqua per alcuni giorni, poi si diluisce e si irrora il terreno. Ogni tre-quattro settimane una spruzzata notturna di questi macerati rende l’ambiente ostile alle lumache, e nel contempo protegge da altri parassiti come afidi e acari.
8/ Predatori naturali
Le lumache hanno numerosi nemici naturali: incentrare la biodiversità nell’orto aiuta a controllarle. Tra i predatori più utili ci sono ricci, rospi, rane, tritoni e salamandre, che si cibano volentieri di chiocciole e limacce. Anche molti uccelli (inclusi galli, galline e anatre in libertà) mangiano lumache, così come insetti come alcuni coleotteri (carabidi) e larve di insetti utili. Favorire la presenza di ricci – ad esempio installando rifugi protetti – è un ottimo investimento: un riccio può consumare centinaia di lumache a notte. Se si dispone di pollaio o stagno, lasciare qualche anatra o gallina a “zappare” nell’orto fornirà un servizio di difesa naturale, poiché questi animali scovano e mangiano le chiocciole.
La filosofia della lotta integrata senza veleni
In pratica, non c’è un unico rimedio magico: chi coltiva biologicamente nell’orto urbano impara ad applicare più stratagemmi insieme. Ad esempio, si può allestire contemporaneamente una recinzione di rame attorno alle aiuole (con un filo di rame che dà una leggera scossa alle lumache, spargere ceneri e gusci perimetrali come barriera, usare un paio di trappole alla birra, piantare erbe aromatiche repellenti e insediare un piccolo riparo per ricci e rane. In questo modo si riduce l’infestazione per gradi, specie nelle nuove generazioni di lumache che escono dalle uova. Studi pratici e resoconti di giardinieri dimostrano che un approccio multiplo ottiene risultati: puntare solo su un metodo (p.es. birra) non basta se l’orto è un ecosistema favorevole alle limacce.
Con questa strategia “olistica” – dove ogni elemento ostacola le lumache – è possibile mantenere orti e giardini urbani in salute. Cospargere cenere o fondi di caffè, seppellire barattoli di birra, piantare assenzio o mentuccia, allestire piccoli rifugi per anfibi e ricci e raccogliere manualmente ciò che si vede, sono tutte buone pratiche per proteggere le coltivazioni senza usare insetticidi. L’esperienza dimostra che anche con pochi spazi (balcone, terrazzo o orto comunitario) si possono adottare efficacemente più di dieci rimedi naturali in parallelo, garantendo un raccolto sano senza ricorrere a veleni chimici.
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