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Cosa vuol dire cucinare. Lo chef Ferran Adrià regala il suo libro in pdf

Ferran Adrià: lo chef svela i segreti dietro la sua ricerca

Chi conosce lo chef Ferran Adrià sa quale contributo ha dato alla cucina contemporanea. Le sue ricette non sono preparazioni che si imparano attraverso un tutorial su Youtube. Dietro all’idea di cucina di Ferran Adrià c’è tutta una visione sul cibo, sulla nutrizione e sul mondo.

Ferran Adrià è quello chef che teneva aperto il suo ristorante elBulli a Roses, in Costa Brava, sei mesi l’anno, da giugno a dicembre. I restanti sei mesi li passava a fare ricerca, sperimentare, creare nuovi stupefacenti piatti. C’è da considerare una premessa che sta dietro il suo concetto di cucina: niente è quello che sembra. Decostruendo le ricette, modificando la texture della materia prima, ricombinando l’equilibrio degli elementi messi in gioco, Adrià gioca con in nostri sensi. Attraverso un’aperta attitudine al gioco, lo chef catalano scardina sicurezze e ci conduce all’interno di un viaggio sinestetico, dove il palato e lo stomaco sono gli unici organi che posseggono certezze su cosa effettivamente tu mangia.

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Que es cocinar. Un libro che vale la pena anche solo sfogliare

Ecco, le ricette di Ferran Adrià non sono semplici idee. Per capirlo oggi lo chef stellato ha messo in download gratuito il suo libro Que es cocinar. Cosa vuol dire cucinare. Il volume, elaborato all’interno di workshop tenuti all’interno del progetto Bullipedia, si rivolge alle industrie della produzione alimentare, agli chef professionisti e agli amatori, ai camerieri e ai barman, a tutti gli operatori della filiera della ristorazione e dell’alimentazione. Il volume non è il classico saggio che si sviluppa in un blocco di testo. Que es cocinar si legge bene anche con un computer, perché è una risorsa eccellente fatta di mappe, tabelle, fotografie, testi e schemi. Per capire i protagonisti della cucina e tutti gli aspetti legati al lessico, alla semantica e alle tassonomie che ruotano attorno al mondo dell’alta cucina.

Un precedente da quarantena: il grande cuore di Gabriele Bonci e Massimo Bottura

In questi giorni di quarantena, molti sono i grandi personaggi della cucina italiana contemporanea che si sono messi a comunicare più del solito. Naturalmente, solo i più generosi, quelli col cuore d’oro, lo fanno bene. Perché sanno che la nutrizione è principalmente un fatto di salute umana e sentono il bisogno di andare oltre l’aspetto prettamente commerciale della loro professione. Per comunicare il loro rispetto per le materie prime, il loro interesse per le culture. Stiamo parlando di uomini del calibro di Gabriele Bonci, che dalla cucina del suo panificio di Roma ci ha raccontato i segreti della maturazione dell’impasto e della cottura della pizza romana. E, si badi bene, anche se è salito agli onori delle cronache con la partecipazione alla Prova del Cuoco su Rai 1, Gabriele non è il tipo che ama farsi i selfie e le dirette. Oppure di Massimo Bottura, che in questi giorni, sempre su Instagram, ci sta parlando di come la cucina deve essere un’attività alla portata di tutti. Si cucina con quello che si trova in casa, si partoriscono idee all’istante senza bisogno di seguire alcuna ricetta.

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